Il Belvedere di San Leucio si trova a Caserta: tutto ebbe inizio nel 1773 quando il giovane Re Ferdinando IV di Borbone, che amava partecipare a battute di caccia, fece recintare il bosco attorno alla ricca residenza rinascimentale dei principi Acquaviva. Sempre più attratto da questo luogo immerso nella natura e lontano dal peso e dagli impegni della vita di corte, Ferdinando, preoccupato per il futuro dei tanti fanciulli del borgo privi di educazione e istruzione, fece instaurare la prima scuola obbligatoria gratuita d’Italia. Per procurare poi a quei ragazzi, una volta istruiti, un lavoro dal quale trarre sostentamento, pensò all’introduzione di una manifattura di sete grezze.
Giunsero così da lontano i maggiori specialisti nell’arte della seta, per insegnarne la lavorazione, costruire le macchine e gestire la produzione; molti, al contrario, partirono da San Leucio per i primi stage all’estero, tornando ricchi di conoscenze da condividere. Incentivò la coltivazione del gelso e la bachicoltura per la produzione del baco da seta, creando così l’intero ciclo di produzione.
La manifattura della seta consentiva di impiegare al tempo stesso maestranze femminili e maschili, per questo il Re regalò ad ogni famiglia un telaio da collocare al centro della casa perché ogni famiglia potesse amare e tramandare l’arte della seta. Le abitazioni per gli operai furono progettate tenendo presente tutte le regole urbanistiche dell’epoca, per far sì che durassero nel tempo, ed infatti ancora oggi sono abitate.