Il Teatro Bellini si inaugurò il 6 febbraio del 1878 e per circa 15 anni la sua programmazione fu principalmente lirica,
poi si aprì alla prosa dialettale e per alcuni anni divenne sede stabile della compagnia di Eduardo Scarpetta.
In seguito, al principio del ‘900, il Bellini divenne un tempio dell’operetta, prima, e della rivista e della canzone,
poi, accogliendo, saltuariamente, rappresentazioni di prosa.
Dalla sua costruzione fino al primo dopoguerra è stato cuore della vita culturale della buona società napoletana.
Nel secondo dopoguerra cominciò un lento declino, determinato dal cambiamento delle abitudini sociali e nel 1962,
il teatro Bellini ospitò il suo ultimo spettacolo: Masaniello con Nino Taranto per poi diventare un cinema di terz’ordine
ed essere chiuso alla fine degli anni ’70.
Oggi sono numerosi gli spazi della struttura aperti al pubblico: l’antica sala grande e, accanto, il Piccolo Bellini,
una sala dedicata alla programmazione di spettacoli del circuito off, lo store Laterzagorà, ospitato nel foyer del teatro,
che è insieme libreria e spazio dedicato a laboratori per bambini e presentazioni di libri, il Sottopalco, il bar/bistrot dove
si organizzano mostre e session di musica dal vivo. L’antico edificio è diventato un vero e proprio hub della cultura,
punto di riferimento e crocevia di un pubblico decisamente trasversale.